Collaudo e ricerche perdite di coperture in TPO, membrane in PVC e in guaina bituminosa

Collaudo preventivo e finale di coperture impermeabilizzato con TPO (membrane sintetiche in poliolefine), membrane in PVC o guaina bituminosa: metodo elettrico ad alta tensione. Prove e verifica di perdite e ricerca infiltrazioni, test di scollature, lesioni e test di tenuta con metodologia non invasiva.

Collaudare le coperture in TPO, membrane in PVC o guaina bituminosa prima ed al termine della chiusura lavori: test di tenuta del manto impermeabilizzante. Verifica dei lavori di riparazione. Nessuna prova di allagamento.

Generalmente le coperture di grandi dimensioni presentano a vista la barriera impermeabilizzante primaria. Il principio e l’approccio è similare ed è preferibile sottoporlo in ogni caso ad un test di tenuta prima della chiusura lavori o al termine delle attività di posa in opera. Oltre agli enormi vantaggi in termini di facilità di intervento in caso di qualche mancanza di tenuta, si intuiscono i vantaggi per la ditta posatrice così come per il cliente finale che non vedrà ritornare o presentarsi infiltrazioni dal solaio di copertura.

La metodologia di collaudo avviene in superficie attraverso il metodo di diagnosi con l’ausilio di un sistema cosidetto “elettrico ad alta tensione”. Tale test è una metodologia di diagnosi che consente di verificare vaste superfici in maniera veloce e senza modificare lo stato dei luoghi ovvero con procedure non invasive.

L’intera superficie calpestabile, le regioni verticali a pareti, i sormonti ed i punti di innesto, sono verificati con l’ausilio di un sistema in grado di consentire l’accertamento di difetti e mancanze di tenuta anche al di sotto del millimetro di diametro e per spessori di rivestimenti di copertura fino a circa 2,5 centimetri di spessore.

La BAXSA S.r.l. svolge collaudi di coperture e test di localizzazione dei punti di infiltrazione. L’azienda ha svolto consulenze su coperture fino a 25.000 metri quadri di estensione.

Quali vantaggi con la metodologia del sistema ad alta tensione?

I vantaggi sono in termini di velocità della metodologia di ricerca e di collaudo che consentono sostanzialmente di non modificare in nessun modo lo stato dei luoghi. Nessun foro, nessun carotaggio o procedure di insufflaggio di gas o fumo sarà eseguito sulla copertura.

Ma possono essere testati anche i punti di connessione ai raccordi di scarico, risvolti sui muretti, giunti, con tale metodologia ad alta tensione?

L’intera procedura di collaudo della superficie è possibile eseguirla per fasi e dimensioni pianificando l’intervento anche in più giorni. Sia la fase di collaudo che la procedura di verifica intermedia comporta una velocità di esecuzione grazie all’assenza di procedure invasive. Inoltre la rapidità di intervento consentirà alla ditta esecutrice dei lavori in copertura di intervenire contestualmente all’accertamento delle problematiche in modo tale che sarà possibile rieseguire immediatamente un nuovo test sulle regioni oggetto di problematiche.

Come individuare infiltrazioni anche in piscine, fioriere, aiuole e vasche?

La metodologia è possibile applicarla anche per la verifica di integrità dei rivestimenti di piscine e strutture in generale.

Perchè le prove di allagamento non la consigliata o non è vista come alternativa?

La nostra metodologia di diagnosi non prevede la verifica di coperture con approcci obsoleti e che potrebbero creare danni alla struttura come i test con l’ausilio di acqua. L’approccio con impiego di test di allagamento comporta non poche problematiche che spesso sono sottovalutate. Considerariamo prima di tutto la necessità di portare in copertura un volume di acqua tale da inondare pressochè uniformemente l’intera superficie oggetto di test. Tale approccio non considera oltre all’aspetto di natura ambientale (enorme volume di acqua sprecato) quello di natura statica della copertura. Non si affronta in anticipo la problematica della gestione delle pendenze e dei punti di scarico che protrebbero inficiare del tutto la prova. Non si affronta spesso l’aspetto relativo alle tempestiche nonchè i fattori che potrebbero essere determinanti per l’accertamento dei punti di infiltrazione, considerando che l’acqua potrebbe entrare da qualunque punto ed impiegare giorni prima di manifestarsi al piano sottostante. Ulteriore aspetto cruciale  è non considerare il fattore infiltrativo: nel momento in cui la copertura dovesse presentare un qualsiasi punto di infiltrazione, l’acqua entrando nella stratigrafia della copertura potrebbe compromettere ad esempio gli elementi isolanti: come potrà poi essere eliminata?

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